Questo contributo rifiuta due posizioni: uno difende l'istruzione dalla strumentalità e l'altro riduce l'istruzione a uno strumento politico. In alternativa, riconosce la strumentalità come precaria ma necessaria. Pertanto, concentrandosi sulle articolazioni populiste, l'istruzione è strumentalizzata come richiesta per correggere l'incompletezza del popolo come totalità. Tuttavia, sia l'educazione che le persone mancano di totalità, ed è attraverso la loro articolazione come corpi protesici l'uno all'altro che si aiutano a vicenda ad essere, tuttavia senza essere pienamente.