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Testimonianza di un partecipante: Estetica ed ecologia in Tech Ed — Erasmus+ Workshop Highlights

Dal 23 al 25 aprile 2024, Renata ha partecipato al programma di studio intensivo Aesthetico su estetica ed ecologia nell'educazione tecnologica al MAD Lab, Cipro. Qui, ci racconta la sua esperienza.

Tra il 23 e il 25 aprile 2024 ho partecipato al programma di studio intensivo (ISP) del progetto Erasmus+ Aesthetico su Estetica ed Ecologia nell'Educazione Tecnologica. I workshop si sono svolti presso il Media Arts & Design Research Lab (MAD Lab) dell'Università di Tecnologia di Cipro a Limassol, Cipro.

I partecipanti di ISP hanno esplorato e testato in un gruppo interdisciplinare impostando una serie di approcci educativi al pensiero progettuale sostenibile. A tutti i partecipanti è stato chiesto di compilare moduli di feedback che contribuiranno allo sviluppo di metodologie che affrontino i temi della cura, dell'ecologia e della tecnologia.

I workshop che sono stati condotti nell'ambito del programma di studio intensivo hanno comportato la sperimentazione di approcci educativi sotto forma di giochi e workshop interattivi. I giochi includevano "Atlas of Weak Signals", "Revolt" e "In the Loop". Le attività hanno incluso anche il workshop con Dimitris Savva, che ha esplorato il potenziale degli oggetti scartati per produrre suoni e prestazioni audio.

Poiché la fase attuale del mio progetto di dottorato considera il formato ampliato di un workshop come un sito di attenzione con i suoi aspetti sociali e intersoggettivi, ho trovato partecipare alle attività come partecipante molto utile e stimolante. Non ho usato i giochi nella mia ricerca, ma ho sperimentato l'introduzione di elementi di gioco nei miei eventi di laboratorio. Ho preso un particolare interesse per "Atlas of Weak Signals", in quanto la sua forma di scheda consente di collegare concetti molto visivi, interattivi e fluidi, considerando gli approcci esistenti nella nuova luce.

Il momento clou del programma dal punto di vista del mio progetto di ricerca è stato il workshop con Dimitris Savva, artista del suono elettronico e compositore multimediale. Le fasi del workshop hanno comportato l'ascolto attento dei suoni ambientali, la selezione degli oggetti in sala e il collaudo delle loro proprietà di produzione sonora, seguiti dal lavoro in gruppi su brevi performance sonore che sono state poi presentate ad altri.

Il workshop ha evocato un livello di coinvolgimento molto palpabile, nonostante (o forse grazie) alla varietà di sfondi presenti nella sala, che comprendeva ingegneri e architetti. A mio parere il workshop ha raggiunto diverse cose, in quanto è stato giocoso e piacevole come una sessione rilassante, e poi creativa, ma anche nell'introdurre i concetti di consapevolezza materiale dal punto di vista sensoriale, in modo non diretto, non-pushy e non dogmatico. Poiché la mia ricerca di dottorato implica interrogare l'idea di cura che si verifica a seguito di prestare attenzione, a me il workshop ha introdotto la nozione stessa del valore dell'attenzione non visiva prestata alla modalità non oculare. Ha anche evidenziato il potenziale di riconoscere molteplici possibili funzioni degli oggetti e dei materiali di cui sono fatti, permettendo di riutilizzarli come cose per la realizzazione del suono, riorientando l'attenzione sulle proprietà di spazi e oggetti che spesso vengono trascurati, ma che possono essere presi in considerazione e progettati per.


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